dipinto di Richard Ramsey
RICORDI
I miei ricordi,
abbarbicati come falene,
alle scrostate mura dell'antica chiesa,
li, in Piazza Giacomo Leopardi.
Effluvi di profumi selvatici
salgono
da Via della Portella,
Il calmo scorrere
del fiume la in fondo,
la piccola ridente cascata
culla dei miei sonni innocenti.
Chiudo gli occhi,
ricordi in bianco e nero
affollano la mente.
E' tutto un mondo
che scorre piano,
lento, in quella Piazza.
Un uomo anziano
tiene per mano
un frugoletto biondo,
incede stanco
poggiandosi ad un bastone,
sul volto segnato
dalla dura vita
un dolce sorriso
per il suo angioletto.
Donne dalle lunghe
vesti scure
passano curve
sotto carichi di legna,
tavole di fragrante pane,
brocche di acqua fresca.
L'acuto suono di
una sirena annuncia
la fine di un duro giorno
di lavoro su alla conceria.
Uomini e donne
dai volti stravolti,
un acre odore,
misto di sudore
e pelli conciate,
accompagna il loro
incedere stanco.
Il sole inizia
la sua discesa
dietro il picco
di Montecorsegno.
Un tenero sorriso
distende il volto
di un uomo alto, forte,
un gigante buono,
sorride alla sua piccolina
che gli corre incontro.
E' sempre li che lo aspetta,
gli tende le braccia,
il suo Babbo adorato
non più stanco
la solleva in aria
e con tanto amore
la chiama "figlia mia"...
La mamma passa
le sue giornate
curva sulla
macchina per cucire.
Il bucato nel grande
mastello di legno,
profuma l'aria.
Scende al fiume
per lavare,
inginocchiata su dure pietre
levigate dal lento
scorrere dell'acqua.
Il chiacchierio,
le risate argentine
delle giovani sartine,
si odono da lontano.
Dalla grande grotta in tufo,
scavata sotto la vecchia casa,
sale ininterrotto,
ritmato, il rumore
del martello sull'incudine.
È il fratello maggiore,
ancora ragazzino
ma già calzolaio.
Le sconnesse mura
della grotta sono
interamente tappezzate
da locandine di vecchi film,
Il secondo dei fratelli,
allegro , vivace, ridanciano,
carica la sorellina sulle spalle
ed entrambi felici vanno,
non importa dove,
purché insieme.
I mesi,
gli anni scorrono lenti,
anni duri, difficili,
il tempo sembra
essersi fermato li,
in Piazza Giacomo Leopardi...
Un rombo possente
squarcia il silenzio
dei miei ricordi...
Una potente moto
impennandosi
quasi mi sfiora
risalendo la ripida
strada selciata
che porta alla Pieve..
A fatica ritorno alla realtà.
Un batter di ciglia,
e sotto l'antica arcata
di via della Portella,
vedo svanire lentamente
insieme ai miei ricordi
in bianco e nero
i miei cari che non sono più.
Mi guardo intorno,
ora ciò che mi circonda é a colori.
La vecchia casa
sta curando
le ferite inferte
dall'ultimo terremoto,
la sirena della conceria,
non suona più.
Il fiume e la cascata
son sempre li,
i profumi salgono aspri e selvatici
ed i miei ricordi,
sempre abbarbicati come falene,
alle scrostate mura
dell'antica chiesa li,
in Piazza Giacomo Leopardi!
©RosaRossa @)';-';-';-----------
Amici cari, prima di partire voglio lasciarvi
questo mio scritto che è
una somma di ricordi miei dell'età di 2/3 anni,
Vi parrà strano che di quella età io possa ricordare tanto ma è così,
Vorrei che durante la mia assenza causa rientro in Italia
domani 12 agosto, dicevo gradirei che chi mi segue
leggesse questo scritto fatto di ricordi tornatimi alla mente
anni fa in un giorno assolato in cui passando
da "quella strada, da quella Piazza"
mi venne in mente una sola parole "Ricordi",
Quanti ricordi li, in Piazza Giacomo Leopardi,
tornando a casa dove ero ospite mi precipitai a comperare
un quaderno ed una matita, iniziando a buttar giù così come la leggete,
non ho apportato modifiche non vi sono grandi cancellature,
il testo di questo brano a me tanto caro,
Tanto caro perché ci siamo tutti,
tutti i componenti della mia splendida famiglia,
"L'Uomo Anziano" che sale via della Portella con il frugoletto biondo
era mio Nonno Antonio, Padre della mia Mamma,
morì chiamandomi quando io avevo solo 2 anni,
c'è il mio amato Babbo, l'uomo grande e buono
che mi sollevava sempre tra le sue forti braccia,
ho mangiato seduta sulle sue ginocchia fino a 6/7 anni,
il nostro era un amore infinito, infatti anche se Lui è salito in cielo
tanti anni fa per me è sempre qui, sulle mie labbra,
nella mia mente e nel mio cuore,
c'è la Mamma lei lavorava per tre, sarta, famiglia e ortolana,
donna forte ed energica,
lei ci faceva filare tutti sul filo del rasoio,
ma oggi la ringrazio per averci cresciuto con tanti
buoni sentimenti, ideali, onestà e sincerità,
se oggi sono la donna che sono in grande parte lo si deve ai suoi insegnamenti,
non sempre "leggerissimi" ma sicuramente convincenti…
poi ci sono loro, i miei due fratelli maggiori di me,
io la piccolina di casa arrivata dopo 11 anni dal maggiore e 8 dal secondo,
il maggiore a soli 11 anni era già calzolaio,
per lui "il dopo scuola" era andare ad imparare un mestiere,
appunto quello del calzolaio, non un ciabattino che ripara soltanto,
no no lui sapeva creare calzature nuove, abbiamo una foto di noi tre,
ingiallita dal tempo, io a 11 mesi, in pantaloncini corti ehm,
e scarpine fatte da mio fratello, era ed è ancora bravissimo il mio fratellone,
tutti in famiglia abbiamo come si dice da noi ;
"le mani d'oro", qualsiasi cosa ci riesce bene fatta con le nostre mani,
poi c'era Lui, il fratello che mi ha presa in braccio appena nata
e che mi ha tenuta accanto a se, dovrei dire abbracciata a se
fino a quando non si è sposato a 24 anni,
eravamo due corpi ed una sola anima,
io ero la sua complice, la confidente,
persino la sua ballerina preferita,
insieme a mamma gli avevamo insegnato a ballare,
io a 7 anni avevo ballato con "la crema del paese"
le coppie vip intendo sul palcoscenico del nostro Teatro comunale
la notte di Sal Silvestro, al Veglione…
Per me ballare era come respirare, tutta mamma,
Babbo non era un gran ballerino, ma per far volteggiare me ,
in alto tra le sua braccia da piccolina non diceva mai di no…
Bene mi accordo di aver scritto un gran pezzo di vita mia,
dimenticando la fame,la stanchezza e i preparativi da terminare
prima di chiudere stasera……
Ecco, io spero che questo mio scritto vi aiuti a conoscermi meglio,
Vi porterò nel cuore quando sarò via,
spero non mi dimenticherete e che passerete a trovarmi qui qualche volta
e votare pure perché no, visto che io non ci sono,
mi piacerebbe tanto, ma tanto davvero,
se dopo aver letto mi lasciaste un commento,
quello che vi detta il cuore,
io vi ho raccontato di me davvero con "il cuore in mano",
vi voglio bene, vi penserò, aspettate il mio ritorno ok?
Entrerò ogni volta che lo potrò
ma devo cercare di riposare e rilassarmi
dopo tutto ciò che ho passato in questo anno tumultuoso,
Non è stato certo un anno noioso,
con me non ci si annoia mai, neppure io mi annoio,
ho sempre il cervello in ebollizione altro che noia……
vi abbraccio stretti, VVTB,
bacini sparsi intorno a voi come pioggia di stelle cadenti la notte di San Lorenzo,
Solo per voi, bacini e rose, sempre con tanto amore nel cuore…
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